VESTIS LANEA
la tessitura nell’antica Roma
“Vestis lanea: la tessitura nell’antica Roma” è un viaggio splendido e pieno di colori alla scoperta delle tradizioni antiche, sulla lavorazione e tessitura nell’antica Roma, sulla produzione di tuniche e tessuti, di lana principalmente, ma non solo.
LA REALIZZAZIONE DI UN ABITO
Ci occupiamo della lana lavorandola con gli strumenti dell’epoca.
Inizia tutto dalla cardatura: il processo di lavorazione che elimina la sporcizia e allinea le fibre della lana.
Ma solo la lana? Ovviamente no, tuttavia proprio la lana era la fibra più utilizzata nell’Impero poichè era quella più a buon mercato. Altri materiali utilizzati erano il lino, la canapa, la seta ed il bisso.
VESTIS LANEA
Alla scoperta dei fili che tessevano la storia.
Filatura
Pulita la fibra dalle impurità si può cominciare a filare: un procedimento lungo ed impegnativo il cui unico protagonista era uno strumento chiamato fusarola. Ti ricordi di Aurora, la bella addormentata nel bosco? Il fuso con la quale si punge è il suo diretto discendente.
Colorazione
Ora la lana dovrà essere raccolta in matasse per poterla colorare e per farlo utilizziamo ingredienti naturali (piante, fiori e polveri) come si faceva una volta.
Il processo della colorazione era una vera e propria arte: i tintori nelle fulloniche erano soliti specializzarsi in un colore per offrire un servizio personalizzato ai propri clienti!
Tessitura
Dopo aver filato la fibra fino ad ottenerne un filo e dopo la colorazione, si può passare al processo di creazione vero e proprio: la tessitura, per la quale utilizziamo diversi tipi di telai, ricostruiti fedelmente sulla base dei reperti.
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